IL CARRUBO
I frutti, ricchi di saccarosio e glucosio, vit. A, B, D e sali minerali, sono usati sia nell’alimentazione umana sia in quella animale, oltre che per la produzione di alcool. I frutti freschi hanno proprietà lassative ed emollienti (sciroppi anticatarrali). Se invece seccati e polverizzati rappresentano un rimedio tradizionale contro la diarrea, e vengono utilizzati specialmente nell’infanzia e nelle infezioni intestinali.
I semi del frutto, dato il loro peso costante, furono usati in passato dagli Arabi come unità di peso nel commercio delle pietre preziose con il nome di “carati”, termine utilizzato tutt’oggi dai gioiellieri per identificare una specifica unità di massa (1 carato = 200 mg).
La farina dei frutti di Carrubo, dal gradevole sapore neutro e lievemente dolce, è una valida alternativa al cacao; è utilizzata al posto dello zucchero per preparare dessert, creme, torte e dolci da forno, o per arricchire latte e yogurt. Avendo il pregio di un contenuto molto ridotto di grassi e un’elevata dose di fibre, contribuisce a ridurre l’assimilazione dei lipidi.
Per uso esterno la farina dei semi di Carrubo (in quantità di una o due manciate) nell’acqua di bagni totali o parziali esercita un effetto rinfrescante, emolliente, idratante per le pelli aride e facili ad infiammarsi.
In passato, la sera di Capodanno, le Carrube erano offerte in dono ai bambini che, di porta in porta, davano gli auguri alle famiglie.